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Google compie 25 anni! Auguri al Colosso.

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In appena un quarto di secolo, un motore di ricerca è riuscito a rivoluzionare le abitudini di tutti noi.

Oggi, mercoledì 27 Settembre, Google compie 25 anni!

Molti di voi, e mi rivolgo ai più giovani, nemmeno sanno com’era il Mondo senza Google.

Ma quelli più attempati sì: ricordano interfacce decisamente diverse, scomposte, meno user friendly, ma adeguate ai tempi.

Fino al 1998, quando fa il suo debutto in scena “the big G”.

Cosa c’era prima di Google

Voi cosa ci vedete in quest’immagine?

Noi ci vediamo un periodo in cui si respirava l’aria elettrizzata delle scoperte e delle possibilità.

AltaVista, in quegli anni, fu l’antesignano della ricerca online, il precursore degli sviluppi futuri.

Il motore era nato nel 1995 in California e già in quel periodo, in cui la potenza di navigazione in Internet era intorno ai 56K, restituiva ottimi risultati nei tempi di risposta.

E prima ancora?

Pur essendo molto difficile da immaginare, oltre ad un “prima di Google”, c’è anche un “prima di AltaVista”.

Nel 1990, Alan Emtage, creò Archie, il primo motore di ricerca in assoluto.

Archie era un sistema che si connetteva ai server e scaricava l’elenco dei file pubblici, consentendo agli utenti di cercare e scaricare i file desiderati. Questo ha dato inizio a una vera rivoluzione nel campo dei motori di ricerca.

All’epoca, internet non era ancora un’entità commerciale e Archie era utilizzato principalmente dagli accademici per scambiarsi file e software. Il sistema di Archie si connetteva ai server e scaricava l’elenco dei file pubblici, permettendo agli utenti di cercare e trovare l’indirizzo FTP da cui scaricare il file desiderato.

L’evoluzione di internet ha portato alla nascita di altri motori di ricerca come Veronica, Jughead, Web Crawler, AliWeb, Lycos e Yahoo

Parallelamente, in Italia, che in quegli anni si distingueva per l’effort impiegato nelle ricerche e in nuove tecnologie (in particolare proprio nei motori di ricerca), nascevano Arianna, Supereva e Virgilio.

Quando nasce un “big G”

Nel 1998, Sergey Brin e Larry Page hanno lanciato Google (il cui nome deriva dalla cifra googol, ovvero 1 seguito da cento zeri) , che oggi domina il mercato dei motori di ricerca. I motori di ricerca hanno cambiato profondamente la nostra vita, fornendoci un accesso immediato ad una sorta di memoria esterna.

Google, in soli 25 anni, ha letteralmente stravolto il nostro modo di reperire le informazioni, e nel tempo è passato dall’essere “motore di ricerca” a “motore di risposta”, in quanto assolve perfettamente alla sua funzione di “risolutore delle nostre domande e dei nostri bisogni”.

Nel pratico, dopo 25 anni Google viene spesso affiancato all’idea di Internet stesso e gli altri motori di ricerca (in particolar modo in Europa) godono di una notorietà decisamente inferiore.

Le persone si rivolgono a Google con la stessa fiducia e semplicità con la quale ci si rivolgerebbe ad una persona cara: gli affida i suoi problemi, i propri dubbi. Ma soprattutto si fida delle sue risposte.

Allo stesso momento il lavoro delle persone è cambiato, prima di tutto quello delle agenzie di comunicazione; i contenuti che mettiamo online hanno dei parametri da seguire, per poter essere ritenuti validi. In qualche modo Google ha influenzato i nostri vocabolari, le nostre strategie e con gli update periodici ci rende sempre più attenti alle sue mosse.

E chi, se non il big G della rete, sa esattamente come fare per “legare” stretti i propri utenti in una rete di interdipendenze?

E se ci fosse un dopo Google?

La velocità con la quale le tecnologie si trasformano è diventata disarmante e adrenalinica.

Per questo non sappiamo se e quando ci sarà un dopo Google, o se Google si trasformerà in “Super G”.

Di sicuro con l’introduzione di tecnologie sempre più virtuali, Intelligenza Artificiale, e Augmented Reality, è facile immaginare che in pochi anni (anche meno del quarto di secolo), vedremo i nostri giganti, cambiare, plasmarsi in funzione di un moto incessante di trasformazioni e conquiste e attraverso un confine sempre più impercettibile tra la realtà e il virtuale.

Noi cari amici di Poonto., piantoniamo il confine, pronti a ricevere le rivoluzioni!