fbpx

NEWOOS

Il magazine di Poonto, fatto a mano.

amore sui social

L’amore ai tempi dei social: come il network ha cambiato il nostro modo di amare.

Ascolta l'articolo

Vi ricordate quel senso di oppressione, paura, costernazione che caratterizzava il titolone “L’amore ai tempi del colera?

Chi, leggendo anche solo il titolo, non ha iniziato a immaginare tristi scenari di innamorati divisi da questo brutto male?

Ai nostri tempi abbiamo ben altro con cui avere a che fare, un fenomeno di portata altrettanto storica che può essere altrettanto pericoloso.

Da circa 10 anni (o qualcosina in più) i social network stanno letteralmente spopolando, tra persone di ogni età, genere ed etnia.

In poco tempo le nostre realtà hanno subito un radicale sdoppiamento con fedele riproduzione sulle piattaforme del momento.

Ma questa osservazione non è del tutto corretta, o comunque non è del tutto attuale: tutto ad un tratto i social ci hanno assorbito completamente, diventando LA PIATTAFORMA delle nostre vite.

Pensaci su, ripercorri insieme a me la tua giornata e la tua esposizione ai social network: nella media ognuno controlla le proprie notifiche e le attività dei propri amici/follower già di prima mattina, prima ancora di sgranchirsi le gambe fuori dal letto.

Da lì si parte e, nella migliore delle ipotesi, ogni pausa tra un’attività e l’altra è il momento del “check”, in cui verifichiamo che non ci sia nulla di nuovo su STATI, STORIE, PROFILI.

Poi c’è la questione dei “selfie”, altra routine entrata poderosamente nelle nostre abitudini mentre facciamo QUALSIASI COSA.

Prepari il pranzo? Selfie

Aperitivo? Selfie

E fermiamoci qui.

SI, ma l’ammore? Mi direte voi. Ci arrivo, ci arrivo.

Come è cambiato il nostro modo di amare con i social?

Prima dell’avvento dei social network, gli incontri romantici avvenivano prevalentemente attraverso cerchie sociali comuni, luoghi di lavoro, o eventi sociali. Oggi, piattaforme come Tinder, Bumble, e OkCupid offrono nuove opportunità per conoscere persone, spesso al di fuori del proprio ambiente sociale immediato. Questo ha ampliato il bacino di potenziali partner, ma ha anche introdotto nuove sfide.

Da un lato, l’accesso a un maggior numero di persone può aumentare le possibilità di trovare un partner compatibile.

Ma dall’altro, la vastità di opzioni può portare a quella che viene chiamata “paralisi della scelta,” dove la difficoltà nel decidere porta a insoddisfazione o a una continua ricerca del partner perfetto.

In un’era in cui il consumismo ha raggiunto la sua forma più evoluta (una specie di Super Saiyan per capirci) abbiamo ogni cosa “a portata di click”, come sentiamo dire spesso.

Stessa cosa vale per gli amori: facili, veloci, effimeri; clicchi, cerchi, trovi.

E questo provoca inevitabilmente quella che qui in agenzia amiamo chiamare “l’amore compulsivo”, e cioè una ricerca spasmodica e irrefrenabile dell’altro, che però assume le stesse caratteristiche di un elettrodomestico su Amazon durante il black Friday.

La Comunicazione sui Social: facilità e ambiguità

La comunicazione è un aspetto cruciale di qualsiasi relazione, e i social network hanno reso possibile restare in contatto con il partner in modo rapido e costante. Piattaforme come WhatsApp, Facebook Messenger e Instagram permettono di scambiarsi messaggi, foto e video in tempo reale, mantenendo viva la connessione anche a distanza.

Rileggiamo: “Piattaforme come WhatsApp, Facebook Messenger, e Instagram permettono di scambiarsi messaggi, foto e video in tempo reale, mantenendo viva la connessione anche a distanza.

Nei brevi periodi di durata dell’amore effimero ai tempi dei social, le relazioni si sviluppano per lo più attraverso i social; social che occorrono anche per lo scambio di contenuti personali. Non è un caso che è proprio nostro il merito della nascita di un grande reato come il “revenge porn”. Non solo abbiamo relazioni fragili, che si sgretolano in men che non si dica, ma queste stesse polpette di sabbia, diventano nelle nostre mani vere e proprie bombe e mano.

La guerra non è finita a quanto pare, e le armi sono a portata di social.

La condivisione della vita privata sui Social

Uno degli aspetti più controversi dei social network è la condivisione della vita privata. Molte coppie scelgono di condividere momenti significativi della loro relazione online, dai primi appuntamenti ai matrimoni, fino alla nascita dei figli.

Tuttavia, la pressione di presentare un’immagine perfetta può essere deleteria. La necessità di apparire felici e in sintonia può portare a insicurezze e ansie, soprattutto quando si confronta la propria relazione con quelle apparentemente idilliache degli altri.

Quanto avviene tra i vip del web, a volte, assume delle forme davvero suggestive.

Pensate agli influencer, a quanto ne sappiamo delle loro vite, delle loro famiglie, figli, case, bagni.

Entriamo a far parte delle loro vite, così come qualche anno fa era permesso fare agli amici più intimi, e forse questo ci attira perché ci aiuta a sentirci parte di una comunità, ampia, importante, mainstream.

Gelosia e Fiducia

I social network hanno introdotto nuove dinamiche di gelosia e fiducia nelle relazioni. La possibilità di monitorare le attività online del partner, come i “mi piace” e i commenti su foto e post, può alimentare la gelosia e la sfiducia.

I più grandi fallimenti poggiano le loro basi su un click con il pollice in su, o su una faccina con gli occhi “cuorosi”.

Social sì o social no?

Rileggendo dall’inizio l’articolo, mi sono resa conto che un’osservazione è d’obbligo: siamo un’agenzia di comunicazione e amiamo i social. Dai, sono strumenti potentissimi, che hanno cancellato limiti fino a qualche tempo fa ritenuti inviolabili.

I social sono quell’attrezzo che ha reso piatto il mondo, una livella che ci ha riversati tutti su un unico immenso piano.

Grazie ai social e al social media marketing, le piccole aziende sono riuscite ad arrivare a tutti, scalando vette prima impensabili e accedendo a campi monopolizzati dagli inarrivabili colossi.

I social hanno un’anima democratica e per questo a noi piacciono.

Ma come in ogni democrazia, ci sono dei pericoli, che riguardano le degenerazioni, ed è lì che il nostro modo di amare a volte si smarrisce.

Sarebbe il caso, forse, di fare come i due protagonisti del libro che ha ispirato il nostro titolo: con il passare del tempo, i due sviluppano una nuova relazione, basata su una comprensione matura e profonda del loro passato.

Tra noi e i social, potrebbe mettersi allo stesso modo e il nostro rapporto potrebbe ricominciare d’accapo su basi più consapevoli e mature (sempre che i follower approvino).